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Grazie a un gabbiano e un millepiedi…

Vuoi sapere come è iniziata la mia carriera? Tutto è cominciato nel 1997 a Roma, grazie ad un gabbiano…sì hai capito bene: grazie al famoso gabbiano Jonathan Livingston.  È promuovendo quell’opera, intrinseca di valori e simbolo dell’abnegazione verso la libertà, che scopro per la prima volta le mie doti pubblicitarie, oggi meglio note come “doti di comunicazione strategica”.

Quel libro ci è stato assegnato dalla prof. di lettere del liceo, e deve leggerlo tutta la classe, ma ovviamente i miei compagni sono riluttanti. Non che io sia così secchione, eppure quella lettura mi convince talmente tanto, che decido di scrivere un annuncio che invogli gli altri a leggerlo.

L’annuncio, affisso dietro la porta, recita più o meno così:

La libertà è il valore più importante che ogni ragazzo della nostra età dovrebbe avere, e spesso siamo noi stessi a negarcela. Questo libro mi sta insegnando a volare, con la mente e con l’anima. Potrebbe essere il nostro segreto per diventare la classe più elevata della scuola.

Quel messaggio, in effetti, ha la struttura e il potere persuasivo di un testo pubblicitario di David Ogilvy!

È così che scopro le mie doti creative e persuasive,  che in realtà mi hanno sempre caratterizzato, ma a cui prima di quel momento non ho mai dato un peso strategico.

La mia storia professionale, quindi, nel mondo della comunicazione, inizia nel 1997, quando la mia professoressa mi da’ l’appellativo di “pensatore messicano” a seguito di quell’episodio, vai a capire poi perché messicano…ma in fondo, l’epiteto non mi dispiace.

E così, quando è il momento di scegliere la facoltà, nel ’99, decido che quella più affine alle mie doti, sia proprio Comunicazione Istituzionale e d’Impresa.

E pensare che chi studia Scienze della Comunicazione viene declassato, ed ancora oggi gli HR prediligono i laureati in facoltà più classiche e riconosciute, magari in ingengeria, legge, o in economia, anche per mestieri specifici che riguardano la comunicazione. Questo, per me, rimarrà sempre un mistero.

In ogni caso, dopo vent’anni prenderò anche una laurea specialistica in pedagogia generale.

A ventitré  anni ottengo la laurea magistrale in Comunicazione Istituzionale e d’Impresa presso La Sapienza di Roma, da non frequentante.

O meglio, frequento pochi corsi, perché preferisco lavorare e guadagnare, sia con lavori manuali, o come articolista presso delle piccole redazioni. In ogni caso, recarmi all’università per me è poco consigliabile, perché ogni volta o mi fidanzo o mi fermo ore a ragionare con qualche professore, spesso entrambe le cose :-P.

Dopo la laurea, il vero boom…In pochi anni, iniziando in un’agenzia pubblicitaria, gestisco più di 40 persone tra Roma, Milano e Toronto come account director, e guadagno cifre importanti.

A ventotto anni circa inizia il buio. Le troppe responsabilità mi portano a vivere un burnout, che mi togli molta della mia brillantezza. Due anni di inferno, in cui perdo molti clienti, molti soldi e credibilità, e decido di mollare il mondo dell’advertising. Ho perso la sicurezza in me stesso, la chiarezza espositiva e mentale. “non sono più capace…” mi dico, e mi giudico ad ogni frase, ad ogni attività svolta.

Poi un giorno accade qualcosa di inaspettato che improvvisamente mi sblocca.

Pian piano, grazie alla meditazione, allo sport, e alla mia voglia di farcela, inizio a riprendermi, e intraprendo una nuova carriera nel mondo dell’IT, per aziende come Telecom Italia, Tod’s, Senato, in veste di Project Manager. Affascinante mondo, quello dell’informatica, ma direi…a little bit boring. Ciò non toglie che ora ne so’ “a pacchi”, di  App,Videosorveglianza, Sviluppo applicativi e CRM.

A trentadue anni scappo a Londra, mantenendo la gestione di molti clienti da remoto. Lì inizio a lavorare come country manager per una multinazionale operante nel mondo della Skincare. Questo mi porta ad aprire la mia azienda di Skincare, quando torno in Italia dopo qualche anno, con grandi risultati.

La mia carriera va’ molto bene, ma c’è qualcosa che mi manca. Capisco davvero cos’è, quando, a trentaquattro anni,  conosco per la prima volta il coaching. Ho capito cosa mi accende davvero. Proprio come il grande Jonathan Livingstone quando incontra il suo mentore Ciang che gli spiega il segreto della bontà e dell’amore. WOW! Questo è il mio mestiere! Questo è ciò unisce i puntini, le mie competenze, gli esami di sociologia, comunicazione, psicologia, marketing, economica aziendale, gli anni in azienda e in agenzia, ancor di più della pubblicità. Perché c’è un’altra componente: insegnare non più ai tuoi collaboraratori, ma a chi non ne sa, a chi parte da zero, le tue competenze, far emergere le loro più grandi capacità, spesso assopite dalla modernità liquida, ed aiutarli nella crescita dei loro progetti.

Integrando le tecniche di coaching avanzato, la PNL, la comunicazione strategica e il marketing, ho finalmente trovato la mia reason why, il mio Ikigai, il motivo per svegliarmi felice.

Le strategie di coaching mi hanno permesso di acquisire una consapevolezza e una sicurezza ancora più forte degli anni in Nord America, perché quella era brillantezza incosciente, questa è autenticità consapevole.


E così, oggi il business coaching è il mio mestiere.

I miei protocolli di marketing, Genio Digitale, (libro best seller, videocorso e corso in aula), Genio Lab (laboratorio strategico per imprenditori), la mia azienda di formazione e coaching continuano ad aiutare moltissimi imprenditori e aziende, in modo chiaro e fattivo.

Da qualche anno, inoltre, collaboro direttamente al fianco di Roberto Cerè, tra i miei mentori. Con lui gestisco la piattaforma Omnia in prima persona, fruita da imprenditori e professionisti, e dirigo la cattedra di marketing al Micap, il prestigioso master in coaching in cui mi sono certificato come Senior Realt Result Coach.

Nel master insegno al fianco di professionisti di grandi rilievo come Mario Almondo (ingegnere Ferrari), Filippo Agnello (AD di Mattel Italia, Spagna e Portogallo), Massimo Grandis (AD Mediolanum Assicurazioni), il Generale Angioni.

Questa accelerazione mi ha permesso di poter essere di aiuto, solo negli ultimi 5 anni, a più di 2000 imprenditori, che grazie ai miei protocolli hanno migliorato esponenzialmente i propri risultati, e lanciato progetti di business di grande successo.

Il mio intervento si basa sulla consapevolezza che il modo più efficace far crescere gli imprenditori e le proprie aziende è quello di trasferire modelli semplificati e pratici, che gli permettano di sviluppare le proprie capacità di gestione strategica e di legarsi, nel giusto modo, al proprio “perché”.

È dal “perché” di ognuno, infatti, che l’impresa vincente riesce a creare valore nel mercato.

Soltanto scoprendo la giusta ragione per cui fai quel che fai, puoi ottenere una crescita esponenziale nel tuo business, puoi ispirare gli altri e crescere come persona.

Ogni imprenditore che seguo trasforma la propria vita e la propria professione costruendo  un percorso di consapevolezza che lo porta ad eccellere.

Ah, dimenticavo…vuoi sapere cosa è stato a sbloccarmi? 

L’unica volta in cui sono stato da uno psicologo ho ascoltato questa storia: “Una farfalla incontra un millepiedi e gli chiede: ‘ma tu, millepiedi, come fai a camminare così velocemente e in modo così coordinato con tutti quei piedi? Il millepiedi non sa rispondere. Ci pensa tutta la notte, e il giorno dopo non è più capace di camminare.”

Una lezione che ancora oggi trasferisco agli imprenditori, e che mi è servita per rinascere. “Non possiamo controllare ciò che è naturale, ciò che possiamo fare è valorizzare la nostra autenticità!”. In quel momento della mia vita volevo controllare qualcosa di naturale, per cui ho sempre avuto una dote innata: la comunicazione. Accettarmi e accettare i miei limiti, e imparare a utilizzare strategie consapevoli di comunicazione, che anche sotto stress, siano in grado di sostenerci per come siamo noi, unicamente, e non per come dovremmo essere, è ciò che ti fa passare al prossimo livello!

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